UAE Tour 2020, Arnaud Démare cambia i suoi obiettivi: “Più sprint e meno classiche. Voglio vincere contro Viviani, Ewan, Ackermann”

Arnaud Démare inizierà la sua stagione all’UAE Tour 2020. La sua partecipazione alla corsa a tappe emiratina, in programma dal 23 al 29 febbraio, rappresenta una novità rispetto al suo calendario di corse degli anni precedenti, dal momento che non sarà al via della Omloop Het Nieuwsblad 2020, che si disputerà sabato 29 febbraio, tradizionale appuntamento di apertura della Classiche del pavè. Il corridore della Groupama-FDJ sembra voler privilegiare le possibilità di giocarsi dei successi in volata piuttosto che correre alcune classiche. Questo cambiamento dei suoi obiettivi, ovviamente, lo porterà a fare scelte di calendario diverse rispetto agli ultimi anni.

“L’obiettivo di questa stagione è di rivedere i miei obiettivi per aumentare le mie possibilità di vittoria – le sue parole – Durante l’UAE Tour ci sarà sicuramente una buona competizione, ma anche bellissimi sprint da conquistare. Ci sono quattro tappe per velocisti e un’altra per attaccanti, quindi grandi opportunità di giocarmi dei successi. Volevo orientarmi verso maggiori potenziali vittorie e quindi, tra l’altro, salterò il ritorno in Belgio con la Nieuwsblad e Kuurne. Sono gare che mi piacciono molto ma che oggi non mi danno le possibilità di successo che vorrei. Penso di aver fatto la scelta migliore per me, ma anche per l’intero programma che abbiamo costruito per questa stagione con il team. Non ho assolutamente rimpianti per le gare che non sono nel mio calendario. Si presume all’UAE Tour, ad esempio, troverò almeno quattro opportunità e sono completamente soddisfatto di aver preso questa decisione”.

“Voglio competere in più sprint. Ad esempio, al Giro dell’anno scorso, ne avevo solo cinque o sei, il che non è molto – ha continuato – Oggi voglio concentrarmi di nuovo su questo obiettivo e cercare le vittorie. L’idea alla base di tutto ciò è di essere un potenziale vincitore in tutte le gare a cui parteciperò, che sarà diverso rispetto agli anni precedenti. Perché il Giro delle Fiandre, è vero che è bello, è chiaro che si tratta di una gara magnifica, ma sulla carta non sono uno dei favoriti. Se avessi vinto più Classiche, mi sarei orientato in questo settore. Ma dal momento che le mie vittorie sono arrivate negli sprint, mi sto muovendo in quella direzione”.

Voglio vincere contro Viviani, Ewan, Ackermann. Questo è ciò che mi fa vibrare – ha confessato il velocista transalpino – Adoro la sfida, quindi ovviamente, più difficoltà ci sono, migliore sarà la vittoria. Ad ogni modo, guardando il mio programma di corse, si nota che ci sarà competizione ad ogni inizio di gara. Il Circuit de la Sarthe sarà sicuramente un po’ meno popolare, ma è ancora una gara difficile. A parte questo, fino alla Parigi-Roubaix, avrò l’80% delle gare del WorldTour. È così ogni anno. Inevitabilmente il livello è alto lì ed è forse quello che mi ha un po’ frenato, l’anno scorso in particolare. C’è un grande livello ovunque io corra, quindi è più complicato trovare la fiducia. Oggi, voglio andare a conquistare una vittoria il più rapidamente possibile per guadagnare in fretta nuova fiducia”.

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